Ali di China


Il mio primo romanzo, un horror ambientato a Milano, che ruota attorno al tema della possessione e della privazione dell'autocontrollo, vi aspetta sul sito di Nero Press

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Nero Press ha pubblicato il mio primo romanzo in ordine di scrittura: Ali di China. Un horror ambientato a Milano, come piace a me. Ci sono omicidi che non si possono spiegare, eseguiti con tale spietata freddezza che delle vittime non rimane molto da esaminare. Gira voce che a uccidere sia un mostro dotato di ali nere come la china. La stampa ci ricama e la polizia c’impazzisce. Il commissario Panetta è già con la testa in pensione quando il vicequestore lo incarica del caso. Panetta è un tipo razionale, uno che alle ali mica ci crede. Eppure quel sangue, quelle viscere sparse dappertutto, mica sa spiegarseli. Intanto, altrove a Milano, un uomo lotta contro i propri fantasmi interiori ogni volta che ritorna a casa nudo e con le mani lorde del sangue di uomini e donne che avrebbe voluto risparmiare, se solo fosse stato ancora padrone del proprio corpo. Se solo Ali di China non se ne fosse impossessato per farne il proprio strumento di morte. Riuscirà quell’uomo a evitare che la mattanza si ripeta? O forse sarà Panetta a intercettarlo prima? La caccia è aperta.

Ali di china: chi ha detto che uccidere è disumano?

Andrea Varano
In natura si uccide di continuo e nel farlo il predatore non ci mette cattiveria. Ci mette fame, ci mette speranza, ci mette la continuità delle specie sul pianeta. Solo noi esseri umani sappiamo desiderare l’uccisione di un nostro simile di per se stessa. Che sia per un piacere perverso che spegne la noia nel sangue, o per un senso opinabile di giustizia, che ripaga chi già uccide con la sua stessa moneta.